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venerdì 9 luglio 2010

Hiding the work of my wife








TRATTO DA http://paulocoelhoblog.com/2010/07/08/hiding-the-work-of-my-wife

The golden rose





I have just had dinner, now I am having some coffee and contemplating the painting in front of me: it was put in a river and left there for a year, waiting for nature to give the final touch to the painter’s work.

Half of the painting was carried off by the waters and bad weather, so the edges are all uneven, but even so I can still see part of the beautiful red rose painted on a golden background. I know the artist. I remember 2003, when together we went to a forest in the Pyrenees, discovered the creek – which at that moment was dry – and hid the canvas underneath the stones that covered the river bed.

I know the artist, Christina Oiticica. At this very moment she is physically at a distance of 8,000 kilometers, and at the same time she is in everything around me. That makes me happy: even after 29 years of marriage, the love is more intense than ever before. Never did I imagine that this would happen: I had been in three relationships that did not work out right and was convinced that eternal love did not exist until she came along – on a Christmas afternoon, like a present sent by a angel.
We went to the movies.
We made love that same evening.
I thought to myself: “this won’t last long”. For the first two years I was always expecting one of us to give up the relationship. For the following five years I went on thinking that it was just an arrangement, that in a short while each of us would go our own way. I had convinced myself that any commitment of a more serious nature would deprive me of my “freedom” and stop me experiencing all that I wanted.

Twenty-nine years on, I am still free – because I discovered that love never enslaves us. I am free to turn my head and watch her sleeping at my side – that is the photo I have on my mobile phone. I am free for us to go out, enjoy a stroll, go on talking, discussing – and occasionally arguing, as always.
I am free to love as I have never loved before, and that makes a great difference in my life.

Let’s go back to the painting and the river: it was the summer of 2002, I was already a well-known writer, I had money, I felt that my basic values had not changed, but how could I be absolutely certain?
By testing.
We rented a small room in a two-star hotel in France, where we began to spend five months each year. The wardrobe could not get any bigger, so we had to limit our clothes. We wandered through the forests, dined out, spent hours in conversation and went to the movies every day. The simplicity of it all confirmed for us that the most sophisticated things in the world are precisely those that are within everyone’s reach. All that I needed for my work was a portable computer.
But it so happens that my wife is … a painter.

And painters need gigantic studios to produce and keep their work. By no means did I want her to sacrifice her vocation for me, so I proposed renting a place. However, looking around, seeing the mountains, the valleys, the rivers and the lakes, the forests, she thought: why don’t I work here? And why not let nature work with me?

And thus was born the idea of “storing” the canvases in the open air. I carried my laptop and went on writing. She knelt on the grass and painted. A year later, when we removed the first paintings, the result was original, magnificent.

We lived in that small hotel for two unforgettable years. She continued to bury her canvases, no longer out of necessity but because she had discovered a new technique. The Amazon, Mumbai, the Road to Santiago, Lublijana, Miami. Today she is far away, but tomorrow or next week she will be close again, sleeping at my side. Content, because her work is beginning to be recognized all over the world.

At this moment I see only the rose. And I thank the angel that gave me two presents on that Christmas of 1979: the ability to open up my own heart, and the right person to receive it.

TRATTO DA http://paulocoelhoblog.com/2010/07/08/the-golden-rose/

mercoledì 7 luglio 2010

MESSAGGERI DI PACE


Attivista politico fin dalla giovane età, lo scrittore brasiliano Paulo Coelho è stato nominato Messaggero di Pace delle Nazioni Unite il 21 settembre 2007. I suoi best-sellers, tra cui l’ “Alchimista” e il “Pellegrinaggio”, affascinano lettori di tutto il mondo. Ha vinto numerosi premi internazionali per i suoi lavori, che sono stati tradotti in più di 65 lingue. L’autore originario di Rio de Janeiro sfrutta la sua fama mondiale per combattere la povertà ed aiutare la popolazione più svantaggiata della società brasiliana attraverso il suo Istituto Paulo Coelho. È anche fautore del multiculturalismo grazie al suo lavoro con l’ UNESCO come Consigliere Speciale per il Dialogo Interculturale e le Convergenze Spirituali. La sua nomina come Messaggero di Pace gli permetterà di continuare a promuovere il dialogo interculturale.




Per saperne di più visita la pagina: http://www.un.org/sg/mop/coelho.shtml

GUERRIERO DELLA LUCE

Lo scrittore Paulo Coelho è un eterno pellegrino. Geniale nell’arte di trasmettere le sue esperienze con un linguaggio universale ai suoi milioni di lettori, le sue opere sono state tradotte in cinquantasei lingue, hanno vendute oltre quindici milioni di copie.

La filosofia e i temi trattati nei suoi libri sono diventati un punto di riferimento per milioni di lettori in cerca della propria strada e di nuovi modi per comprendere il mondo. L’autore è diventato un mito della letteratura mondiale.

Paulo Coelho nasce a Rio de Janeiro, Brasile , nel 24 agosto 1947, in una famiglia di classe media, figlio di Pedro e Lygia. Da bambino quando studiava alla scuola Gesuita Santo Ignacio, Paulo scopre la sua vera vocazione letteraria: diventare uno scrittore. Vinse il suo primo premio in un concorso scolastico di poesia.

Prima di dedicarsi a letteratura, ha vissuto varie esperienze. All’età di diciassette anni fu ricoverato due volte in un ospedale psichiatrico, dovuto al suo comportamento familiare che non era convenzionale, il padre imputo questo suo comportamento ad una sorta di squilibrio mentale.

Paulo entrò in contatto con un gruppo di teatro e cominciò a lavorare come giornalista. Ma purtroppo il teatro rappresentava un’attivitá immorale per la borghesia dell’epoca. I genitori, terrorizzati, lo portarono in ospedale per la terza volta.

Dove Paulo viene sottoposto a diversi cicli d’elettroshock. Trent’anni dopo queste esperienze , Paulo Coelho scrisse Veronika decide di morire.

Il suo fascino per la ricerca spirituale quando lui viaggiava per il mondo, nel periodo dell’esplosione del movimento hippie negli anni sessanta in tutto il mondo, Paulo ha vissuto intensamente le sue nuove esperienze. Portava i capelli lunghi, per un periodo fece uso di droghe, deciso a vivere attivamente l’esperienza Hippie.

La sua passione per la letteratura lo portò a fondare la rivista 2001, di cui uscirono solamente due numeri.

Nel 1971, Paulo Coelho conobbe Raul Seixas (cantante e compositore) divennero grandi amici, Raul invita Paulo a scrivere i testi delle sue canzoni. Il primo album è uscito nel 1973 con il titolo Khig-Há-Bangalo. Il secondo album nel 1974 fu un successo, più di 600.000 copie vendute, fu il primo guadagno davvero di Paulo. Nel 1976 compone più di sessanta canzoni con Raul Seixas cambiando così il panorama del rock brasiliano.

Paulo e Raul hanno fatto parte della Società Alternativa, un’organizzazione che si opponeva all’ideologia capitalista,difendeva il diritto del singolo individuo a fare ciò che voleva, e praticava la magia nera.

In questo periodo Paulo e Raul cominciarono a pubblicare il libro il manifesto de Khig-há, in nome della libertà. La dittatura militare attivissima in quel periodo, li reputò sovversivi, e furono arrestati e imprigionati. Raul uscì presto, mentre Paulo rimase in cella più a lungo perchè era considerato “Il capo” di quella operazione editoriale. Due giorni dopo la sua scarcerazione, Paulo fu fermato mentre camminava per strada e portato a un centro militare di tortura dove fu trattenuto per vari giorni.

Questa vicenda lo segnò profondamente , più tardi ci racconta questa esperienza vissuta nel libro “As Valkírias”.

Lui decise che ne aveva avuto abbastanza di queste esperienze di vita e che voleva essere normale. Lavorò alla casa discografica Polygram, e nel 1977 si trasferisce a Londra. L’anno dopo ritornò in Brasile, dove lavorò per un altra casa discografica CBS. Ma dopo soli tre mesi lasciò il lavoro.

Nel 1979 incontrò sua amica Christina Oiticica (oggi con 52 anni) , il grande amore della sua vita, che poi si sposò nel 02 luglio 1980 e con cui vive fin’oggi.

Paulo e Chris viaggiarono in vari paesi europei. Visitarono il campo di concentramento di Dachau in Germania. Lì, Paulo ha avuto una visione di un uomo che gli compariva davanti. Due mesi dopo Paulo incontrò lo stesso uomo in un caffè d’Amsterdam ed i due chiacchierarono e scambiarono le loro esperienze. Il signore gli consigliò di tornare al cattolicesimo, e Paulo cominciò a studiare il linguaggio simbolico della cristianità.

Nel 1982 ha pubblicato il suo primo libro Arquivos do inferno, ma purtroppo non è stato apprezzato dal pubblico e dalla critica letteraria brasiliana, la stessa cosa accadde con il secondo libro da lui pubblicato nel 1985 Manual prático do vampirismo.

Nel 1986 Paulo Coelho è partito per fare il fantastico viaggio di pellegrinaggio dalla Francia fino a Santiago di Compostela (Spagna), ha percorso quasi settecento chilometri a piedi sul cammino di Santiago. Paulo ci racconta il suo straordinario viaggio in compagnia della sua guida spirituale Petrus, nel libro Il Cammino di Santiago, pubblicato nel 1987.

Nel 1988 ha pubblicato il libro L’Alchimista, questo un classico della letteratura Coelhiana , la sua grand’opera prima, record di vendita che ha aperto definitivamente le porte del mondo editoriale per l’autore. L’Alchimista arrivò a vendere più copie rispetto a qualsiasi altro libro nella storia del Brasile e venne persino incluso nel Guinness Book.

Negli anni sucessivi sono stati pubblicati : Brida (1990), As Valkírias (1992), Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto (1994), Maktub (1994), Monte Cinque (1996), Manuale del guerriero della luce (1997), Veronika decide di morire (1998), Il diavolo e la Signorina Prym (2000), Histórias para pais, filhos e netos (2001), Undici minuti (2003).

Il papa Giovanni Paolo II, ha ricevuto Paulo Coelho in udienza nella città del Vaticano nel 1998.

Paulo Coelho, é stato il primo scrittore non mussulmano a visitare l’Iran dopo la rivoluzione Islamica del 1979.

Nel gennaio 2000, l’autore italiano Umberto Eco durante un’intervista con la rivista tedesca Focus, ha elogiato il libro ‘Veronika decide di morire.” Ha dichiarato : “L’ultimo romanzo di Coelho mi è piaciuto. L’ho trovato commovente.”

Paulo Coelho é membro:
Dell’Accademia Brasiliana delle Lettere.
Dell’istituto Shimon Perez per la pace.
Consigliere speciale dell’Unesco per dialoghi interculturali e convergenze spirituale.
Membro della direzione della Schwab foundation for social Entrepreneuship

lunedì 5 luglio 2010

IL NUMERO OTTO "8"

OTTO INFINITO


NUMERO

8





Il numero otto è fra i simboli più antichi: questo è il numero della rosa dei venti, ma anche della Torre dei Venti ateniese e, ancora, dei petali del loto e perciò, nella terminologia buddista, dei sentieri della Via.

L'otto è universalmente considerato il numero dell'equilibrio cosmico: la forma ottagonale è quella di templi buddisti imperniati su colui che fa girare la ruota del centro stesso dell'universo.
In Giappone il numero otto è considerato sacro dai tempi più remoti: esso rappresenta la quantità innumerevole, immensa ma non indefinibile. Con il numero otto si indicava il Giappone stesso, poiché costituito da una innumerevole quantità di isole.
Ruotato di 90 gradi diventa il simbolo di infinito.

Nella simbologia cristiana l'ottavo giorno rappresenta la trasfigurazione e il Nuovo Testamento. Dopo i sei giorni della creazione e dopo il settimo, il sabato, l'ottavo annuncia l'eternità, la resurrezione di Cristo e quella dell'uomo.

Le otto forze della natura sono risultato dell'interazione cosmica di Yin e Yang. Insieme esse formano gli otto trigrammi del bagua (o pakua) e combinate danno origine ai sessantaquattro esagrammi dell'I Ching.

Nelle antiche religioni pagane l'otto è il simbolo dell'Infinito.

Otto è il numero degli immortali della mitologia cinese.

BIBLIOGRAFIA ITALIANA

Il cammino di Santiago (O diario de um mago) (1987)
L'alchimista (O Alquimista) (1988)
Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto (Na margem do rio Piedra eu sentei e chorei) (1994)
Monte Cinque (O Monte Cinco) (1996)
Il manuale del guerriero della luce (O manual do guerreiro da luz) (1997)
Veronika decide di morire (Veronika decide morrer) (1999)
Il diavolo e la signorina Prym (O demonio e a srta Prym) (2000)
Le confessioni del pellegrino (2000)
Undici minuti (Onze minutos) (2003)
Life (2004)
Lo Zahir (O Zahir) (2005)
Alchimia- Agenda (2005)
Sono come il fiume che scorre Pensieri e riflessioni 1998-2005 (2006)
Sfide - Agenda 2007 (2006)
Henry Drummond Il dono supremo (2007)
La Strega di Portobello (A bruxa de Portobello) (2007)
Enigma- Agenda 2008 (Enigma 2008) (2007)
Gioia- Agenda 2009 (Alegria 2009) (2008)
Brida (2008) (Brida) (1990)
Il vincitore è solo (2009) (O vencedor está só) (2008)
Ispirazioni - Agenda 2010 (Inspiraçao 2010) (2009)